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Italia: stato di diritto sotto scrutinio dell’UE

UE e governo italiano devono reagire di fronte alle minacce alla democrazia

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Giorgia Meloni, durante una conferenza stampa a Lampedusa, Italia, il 17 settembre 2023. © 2023 Riccardo De Luca/European Union

Un'audizione a porte chiuse al Parlamento Europeo, tenutasi la scorsa settimana, avrebbe potuto offire al governo italiano un’importante opportunità per confrontarsi con le preoccupazioni espresse dall’Unione Europea sullo stato di diritto in Italia, e per assumere impegni concreti per il rispetto dei valori fondamentali dell’UE. Invece, I ministri italiani della Giustizia e dell’Interno, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, hanno inviato al loro posto funzionari di grado inferiore, mentre un eurodeputato di spicco del partito Fratelli d’Italia ha tenuto una conferenza stampa dai toni polemici, screditando l’audizione. 

Convocata dal Gruppo di monitoraggio su democrazia, stato di diritto e diritti fondamentali – che fa capo alla Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) del Parlamento Europeo, incaricata del controllo sui diritti umani negli stati membri – l’audizione rientra nel ciclo di monitoraggio democratico dell’UE. La relazione annuale della Commissione Europea sullo stato di diritto in tutti gli stati membri – un altro strumento del monitoraggio – sarà pubblicato a luglio.

Alla luce dei recenti passi indietro fatti in materia di stato di diritto in Italia, il monitoraggio dell’UE è essenziale. Tra le criticità più rilevanti emerse durante l’audizione figurano le tensioni tra il governo Meloni e la magistratura, l’uso sistematico dei decreti legge per eludere il controllo parlamentare, l’inefficienza del sistema giudiziario e le pressioni esercitate contro voci critiche. Particolare attenzione è stata rivolta anche alle ingerenze politiche che minacciano la libertà di stampa.

Nell’edizione del 2024 della relazione sullo stato di diritto in Italia, la Commissione Europea ha segnalato “un ricorso eccessivo ai decreti d’emergenza da parte del Giverno”, la “crescente prevalenza” di cause pretestuose contro i giornalisti e attacchi contro organizzazioni impegnate in attività umanitarie e contro i manifestanti durante proteste e manifestazioni.

Di fronte a serie preoccupazioni sullo stato dei diritti umani in Italia, le autorità italiane dovrebbero collaborare in modo costruttivo con le istituzioni europee preposte al controllo e alla tutela dello stato di diritto nel Paese, affrontando tutte le preoccupazioni legittime attraverso riforme politiche e legislative adeguate. Reazioni stizzite e il rigetto delle critiche rappresentano l’opposto di ciò che ci si aspetta da una democrazia matura e da uno dei membri fondatori dell’Unione Europea.

The EU is facing growing challenges on the rule of law, including in countries like Hungary and Greece. Consistent action by EU institutions, whether through reporting, infringement proceedings or speaking out about problematic developments, is key if Italy is to avoid joining the list of governments eroding the bloc’s core values.

L’Unione Europea si trova sempre più spesso a dover fronteggiare sfide significative sul fronte dello stato di diritto, anche in contesti come quelli di Ungheria e Grecia. Un’azione coerente da parte delle istituzioni europee – che si tratti di relazioni, procedimenti d’infrazione o prese di posizione su sviluppi problematici – è fondamentale affinché l’Italia non finisca nell’elenco dei governi che stanno erodendo i valori fondamentali dell’Unione.

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