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Mourners pass by a portrait of Alexei Navalny during the funeral ceremony for the Russian opposition leader at the Borisovskoye Cemetery, in Moscow, Russia, March 1, 2024.  © 2024 AP Photo

(Bruxelles, 16 gennaio 2025) – Nel terzo anno della guerra su vasta scala dichiarata illegalmente contro l’Ucraina, il Cremlino ha intensificato la stretta su qualsiasi forma di dissenso in Russia, afferma oggi Human Rights Watch nel rapporto annuale 2025. Le autorità russe hanno portato avanti la pericolosa crociata dei «valori tradizionali», approvando nuove leggi punitive contro gli «agenti stranieri» e le «organizzazioni indesiderate», avvalendosi dell’ampio arsenale di strumenti repressivi a disposizione, come le leggi sulla censura della guerra, per soffocare ogni voce critica, comprese quelle in esilio.

Nelle 546 pagine del rapporto annuale, giunto alla 35ª edizione, Human Rights Watch analizza la situazione dei diritti umani in oltre 100 paesi. Come afferma nell’introduzione la direttrice esecutiva Tirana Hassan, in gran parte del mondo i governi hanno attuato pratiche repressive, arrestando e imprigionando ingiustamente oppositori politici, attivisti e giornalisti. Gruppi armati e forze governative hanno ucciso o costretto allo sfollamento numerosi civili, e hanno bloccato l'accesso agli aiuti umanitari. In molte delle oltre 70 elezioni nazionali tenutesi nel 2024, leader autoritari hanno guadagnato terreno con la loro retorica e le loro politiche discriminatorie.

«Il governo di Mosca ha aumentato la richiesta di sostegno pubblico alla guerra contro l’Ucraina e ai cosiddetti “valori tradizionali russi”, e ha adottato leggi più repressive per facilitare la persecuzione di chiunque non sia allineato», ha spiegato Hugh Williamson, direttore per l’Europa e l’Asia Centrale di Human Rights Watch.

  • In Ucraina, le forze russe hanno bombardato e distrutto in modo indiscriminato le infrastrutture civili, mietendo vittime fra la popolazione e provocando danni ingenti. Gli attacchi mirati sulla rete elettrica hanno causato blackout in tutto il paese. Le autorità di Mosca hanno tenuto in isolamento e torturato o maltrattato migliaia di prigionieri di guerra e civili ucraini. Nelle aree da loro occupate, hanno imposto programmi scolastici russi, soppresso la lingua ucraina e minacciato i genitori degli studenti che cercano di seguire il programma ucraino online.
  • Secondo l’organizzazione per la difesa dei diritti umani Memorial, l’elenco dei prigionieri politici in Russia ha raggiunto quota 804 e continua ad allungarsi, nonostante lo scambio di prigionieri che ha permesso di liberare 15 persone, fra cui diversi attivisti politici e civili russi che erano stati arrestati per ragioni politiche.
  • Una legge approvata a marzo vieta la pubblicità sui media classificati come «agenti stranieri», per intaccare i profitti di questi gruppi. A maggio invece è stata approvata una legge per vietare agli «agenti stranieri» di candidarsi a cariche pubbliche e di partecipare alle commissioni elettorali. I procuratori hanno aperto almeno 25 procedimenti penali per presunte violazioni delle norme sugli «agenti stranieri».
  • Le autorità hanno censurato contenuti che includevano rappresentazioni di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) e hanno multato librerie, servizi di streaming e privati per averli mostrati. Dopo che la Corte suprema ha definito il movimento LGBT «estremista», i procuratori hanno intentato cause penali contro i lavoratori di un bar LGBT-friendly, mentre i giudici hanno inflitto multe e detenzione amministrativa a chi aveva esposto la bandiera arcobaleno.

La Russia dovrebbe rilasciare tutti i prigionieri politici e favorire un clima in cui la società civile possa operare liberamente, dichiara Human Rights Watch. Le autorità russe dovrebbero abrogare tutte le leggi incompatibili con i diritti umani fondamentali, comprese quelle sulla censura della guerra, gli «agenti stranieri», le organizzazioni straniere «indesiderate», la «propaganda gay» e la cosiddetta «propaganda childfree», che promuoverebbe una vita senza figli. Inoltre, dovrebbero porre fine agli attacchi indiscriminati contro i civili, alle torture e ai maltrattamenti sui detenuti civili e i prigionieri di guerra ucraini, rispettare il diritto in materia di occupazione e perseguire le forze responsabili di crimini di guerra e altre violazioni del diritto umanitario internazionale.

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