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Il Nuovo Governo Italiano Rappresenta una Sfida ai Diritti Umani

Governare per tutti significa proteggere i diritti umani di tutti

 

Manifesti elettorali di Fratelli d'Italia, Lega con Salvini e Forza Italia visibili in alcune strade prima delle elezioni a Roma, Italia, il 16 settembre 2022. © 2022 Elisa Gestri/AP Images

In seguito alle elezioni politiche dello scorso fine settimana, l'Italia avrà un nuovo governo di destra guidato da Georgia Meloni e il suo partito Fratelli d'Italia. Sebbene la Meloni abbia promesso di "governare per tutti", la campagna elettorale e la piattaforma politica del suo partito fanno temere che il nuovo governo possa non abbracciare il concetto che governare per tutti significa garantire a tutte le persone che vivono in Italia un'uguale protezione dei loro diritti umani fondamentali.

La Meloni ha usato una retorica anti-immigrati, soprattutto contro coloro che, a suo dire, non si "integrano meglio", inviando un messaggio inquietante non solo agli immigrati, ma anche ai musulmani e ad altre minoranze etniche e religiose. Ha definito "trafficanti" i gruppi della società civile che soccorrono le persone nel Mediterraneo e ha proposto un blocco navale per respingere illegalmente le imbarcazioni che trasportano persone in fuga da persecuzioni, violazioni dei diritti umani e stenti. Le Nazioni Unite hanno riscontrato che i migranti respinti in Libia, ad esempio, subiscono detenzioni arbitrarie, torture e altri abusi che costituiscono probabilmente crimini contro l'umanità.

La piattaforma del partito propone anche di trasferire i richiedenti asilo che riescono a raggiungere l'Italia in Paesi al di fuori dell'Unione Europea, nonostante il ruolo ben documentato di queste politiche nel causare gravi abusi dei diritti umani.

Le associazioni per i diritti delle donne sono preoccupate anche per la tutela dei diritti riproduttivi, viste le dichiarazioni anti-aborto della Meloni durante la campagna elettorale e l'enfasi del partito sulla "prevenzione" delle interruzioni legali di gravidanza e sull'aumento del tasso di natalità in Italia. Il partito della Meloni ha compromesso il diritto di accesso all'aborto garantito dalla legge per le donne mentre era al potere in Abruzzo e nelle Marche dal 2020.

Durante la campagna elettorale, la Meloni ha anche invocato il vecchio slogan di epoca fascista "Dio, patria e famiglia" per attaccare quella che lei definisce la "lobby" LGBT. Oltre a dichiararsi contraria al matrimonio tra persone dello stesso sesso e alle adozioni da parte di coppie gay, la Meloni ha chiesto di eliminare l'"educazione sessuale" dai programmi scolastici e di vietare qualunque riferimento a famiglie LGBT nei cartoni animati per bambini. Nel 2021, Fratelli d'Italia si è opposta alle proposte in Parlamento per estendere la legislazione sui reati d'odio per includere i pregiudizi basati su sesso, genere, orientamento sessuale o identità di genere.

Se la Meloni intende davvero governare "per tutti", la sua coalizione non può scegliere quali gruppi meritino protezione e quali no. Il nuovo governo ha l'obbligo di proteggere i diritti di tutti nella società.

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