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Vietare Commercio e Affari dell’UE con gli Insediamenti illegali di Israele nei Territorio Palestinese Occupato

Lettera congiunta delle organizzazioni per i diritti umani, sindacati e gruppi della società civile

Gentile Presidente von der Leyen,

Noi sottoscritti, 160+ organizzazioni per i diritti umani, sindacati e gruppi della società civile, esortiamo la Commissione Europea ad adottare provvedimenti per vietare il commercio e le attività economica tra l'UE e gli insediamenti illegali di Israele nei Territorio Palestinese Occupato (TPO), compresa Gerusalemme Est. Ciò è essenziale affinché l’UE e i suoi Stati membri rispettino i propri obblighi ai sensi del diritto internazionale.

Il 19 luglio 2024, la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) ha emesso un parere consultivo di portata storica,[1] affermando che gli Stati non devono riconoscere, sostenere o assistere la situazione illegale derivante dall’occupazione israeliana dei territorio palestinese. La Corte ha chiarito che tutti gli Stati hanno “l'obbligo … di astenersi dall'intraprendere rapporti economici o commerciali con Israele riguardanti i [TPO] o parte di essi che possano rafforzare la sua presenza illegale nel territorio”, e di “adottare misure per impedire relazioni commerciali o di investimento che contribuiscano al mantenimento della situazione illegale creata da Israele nei [TPO]”.

L'attuale politica dell'UE, che distingue tra beni prodotti in Israele e quelli prodotti negli insediamenti, non rispetta tali obblighi. Sebbene questa distinzione neghi condizioni commerciali preferenziali per i beni degli insediamenti, consente comunque l'ingresso di tali beni nel mercato dell'UE. Ciò viola gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e delineati dalla CIG, che richiedono il divieto totale sul commercio e sulle attività economiche con gli insediamenti illegali di Israele.

Commerciando con gli insediamenti illegali, l'UE, i suoi Stati membri e le imprese europee non solo violano i propri obblighi legali, ma contribuiscono anche alle sistemiche, gravi violazioni dei diritti umani e delle altre norme del diritto internazionale che sono alla base degli insediamenti. Il parere della CIG ha dettagliato queste violazioni, concludendo che la legislazione e le politiche israeliane violano l'articolo 3 della Convenzione Internazionale sull'Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione Razziale (CERD), che proibisce la segregazione razziale e l'apartheid.

Gli Stati membri dell'UE hanno ripetutamente rilasciato dichiarazioni unanimi condannando gli insediamenti israeliani come illegali ai sensi del diritto internazionale e come un ostacolo significativo al raggiungimento di una soluzione a due Stati.[2] Queste dichiarazioni hanno spesso evidenziato come gli insediamenti alimentino gravi abusi, tra cui sfratti forzati, demolizioni di infrastrutture civili (incluse infrastrutture finanziate dall’UE), confische di terreni, trasferimenti forzati, e violenze diffuse da parte di coloni sostenuti dallo Stato e delle forze israeliane. Tali abusi sono stati ritenuti così gravi dagli Stati membri dell'UE da spingerli, nonostante le loro profonde divisioni, ad adottare sanzioni mirate nei confronti di un numero limitato di coloni edi  entità affiliate agli insediamenti.

Tuttavia, nonostante il consenso tra gli stati membri sulla natura illegale degli insediamenti e sul loro legame con gravi abusi, l'UE continua a commerciare e consentire affari con essi, contribuendo a sostenere le gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale che sono inevitabilmente legate al mantenimento e all'espansione degli insediamenti.

Alla luce dell'urgenza di rispettare il diritto internazionale e fermare il contributo dell'UE, degli Stati membri e delle imprese europee alle gravi violazioni di Israele, chiediamo alla Commissione di adottare immediatamente le seguenti azioni:

  1. Introdurre legislazione per vietare il commercio con e gli investimenti negli insediamenti: Proporre atti legislativi che vietino gli investimenti e le importazioni ed esportazioni di beni e servizi da e verso gli insediamenti illegali di Israele nei Territorio Palestinese Occupato; segnaliamo, a tale riguardo, che la Commissione ha l'autorità di proporre un divieto sul commercio con gli insediamenti sulla base della Politica Commerciale Comune, come riconosciuto dalla stessa Commissione;[3] e
  2. Pubblicare un avviso alle imprese rafforzato: In attesa dell’adozione di tale legislazione, diffondere un documento che scoraggi le imprese europee dallo svolgere attività che beneficiano gli insediamenti israeliani. Questo dovrebbe andare significativamente oltre l'attuale documento consultivo dell'UE[4] per scoraggiare ogni commercio con gli insediamenti (come ha fatto la Norvegia[5]) e ogni relazione con banche e imprese israeliane operanti negli insediamenti illegali, vista l’alta probabilità di contribuire a gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale.

In attesa di una pronta risposta, confidiamo che la Commissione Europea intraprenderà rapidamente le misure necessarie per conformarsi al diritto internazionale e porre fine ad ogni complicità negli abusi.

Distinti saluti,

  1. 11.11.11
  2. A Plataforma Unitária de Solidariedade com a Palestina (PUSP)
  3. Academics for Palestine - Ireland
  4. ACT Alliance EU
  5. Act Church of Sweden
  6. ActionAid Denmark
  7. ActionAid France
  8. ActionAid International
  9. ActionAid Italy
  10. ACV-CSC Belgium
  11. Anti-Zionst Jewish Alliance in Belgium (AJAB)
  12. Al Mezan Center for Human Rights
  13. Al-Haq
  14. Al-Haq Europe
  15. Amis de Sabeel France
  16. Amnesty International
  17. Anti-Racist Forum ry
  18. AOI ETS
  19. ARCI
  20. Association Belgo-Palestinienne WB
  21. Association Culture et Paix (ACP)
  22. Association des Universitaires pour le Respect du Droit International en Palestine (AURDIP)
  23. Association France Palestine Solidarité
  24. Assopace Palestina
  25. Belgian Academics and Artists for Palestine/Belgian Campaign for Academic and Cultural Boycott of Israel (BA4P/BACBI)
  26. BePax
  27. Broederlijk Delen
  28. Business and Human Rights Resource Centre
  29. Cairo Institute for Human Rights Studies (CIHRS)
  30. Campagna Ponti e Non Muri - Pax Christi Italia
  31. Caritas Europa
  32. CCFD-Terre Solidaire
  33. CEDETIM
  34. Centre for Research on Multinational Corporations (SOMO)
  35. Confederação Geral dos Trabalhadores Portugueses - Intersindical Nacional (CGTP-IN)
  36. Child Rights International Network (CRIN)
  37. Chrétiens de la Méditerranée
  38. Christian Aid Ireland
  39. CIDSE
  40. CNCD-11.11.11
  41. CNE CSC Belgium
  42. Comité de Solidaridad con la Causa Árabe
  43. Confederación Sindical de Comisiones Obreras (CCOO)
  44. Confédération Française Démocratique du Travail (CFDT)
  45. Confédération générale du travail (CGT)
  46. Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL)
  47. Conselho Português para a Paz e Cooperação
  48. COSTRUTTORI DI PACE
  49. CRID
  50. CULTURE DE PALESTINE
  51. Danish Muslim Aid
  52. De-Colonizer
  53. Defence for Children International
  54. DIAKONIA (Sweden)
  55. Društvo OV-CA
  56. Dutch Scholars for Palestine
  57. Een Andere Joodse Stem (Another Jewish Voice, Belgium)
  58. EinStaat – Konfliktzonen Kunst & Denkkollektive - OneState Embassy Art collective
  59. Ekō
  60. Entraide et Fraternité
  61. Eurocadres
  62. EuroMed Rights
  63. European Coordination of Committees and Associations for Palestine - ECCP
  64. European Legal Support Center
  65. European Middle East Project (EuMEP)
  66. European Trade Union Network for Justice in Palestine
  67. Fackförbundet ST
  68. Fédération Artisans du Monde
  69. Fem-R ry
  70. FGTB-ABVV
  71. Finnish Development NGOs - Fingo
  72. Finnish Refugee Advice Centre
  73. Finnish Women´s Association Unioni (Naisasialiitto Unioni ry)
  74. Finnwatch ry
  75. FLC CGIL
  76. Forum Ziviler Friedensdienst e.V.
  77. France Amérique latine FAL
  78. GLAN | Global Legal Action Network
  79. GREI 250
  80. Helsinki Pride Community
  81. Human Rights Watch
  82. Humanitas - Centre for Global Learning and Cooperation
  83. HuSoMe
  84. INTAL
  85. International Federation for Human Rights (FIDH)
  86. International Media Support
  87. International Rehabilitation Council for Torture Victims (IRCT)
  88. Intersindical Valenciana
  89. Ireland-Palestine Solidarity Campaign
  90. ISCOD SINDICALISTAS SIN FRONTERAS
  91. Istituto Italiano di Ricerca per la Pace – Corpi Civili di Pace
  92. Jeunes FGTB
  93. Judeus pela Paz e Justiça
  94. Kommunal, Swedish Municipal Worker's Union
  95. La Cimade
  96. medico international
  97. Mladí zelení, z.s.
  98. Mondiaal FNV
  99. Movimento pelos Direitos do Povo Palestino e pela Paz no Médio Oriente - MPPM
  100. MUNDUBAT
  101. Ne naším jménem! - Za spravedlivý mír na Blízkém východě
  102. Netzwerk Ökumenisches Begleitprogramm in Palästina und Israel in Deutschland e.V
  103. No Name Kitchen
  104. Nuorten mielenterveysseura - Yeesi ry
  105. Olof Palmes Internationella Center
  106. Organizacija za participatorno družbo
  107. Oxfam
  108. OZ Prirodzene
  109. Palestina Solidariteit vzw
  110. Palestina.lt
  111. PAX
  112. Pax Christi Diözesanverband München und Freising
  113. Pax Christi Dt. Sektion e.V.
  114. Pax Christi Flanders
  115. Pax Christi International
  116. Pax Christi Italia
  117. Paz con Dignidad
  118. Peace Institute, Ljubljana
  119. PIC - Legal Center for the Protection of Human Rights and the Environment
  120. Plan International
  121. Plateforme des ONG françaises pour la Palestine
  122. PROJA Institut
  123. Proti dehumanizaci
  124. Red Universitaria por Palestina (RUxP), ES.
  125. REF- Réseau Euromed France
  126. Réseau Euromed France
  127. RESEAU FEMINISTE "RUPTURES" FRANCE
  128. ResQ - People Saving People
  129. Rete Italiana Pace e Disarmo
  130. Rete Ricerca e Universita' per la Palestina, Italy
  131. Sadaka-the Ireland Palestine Alliance
  132. Saplinq, o.z.
  133. Seta LGBTQI+ Rights Finland
  134. Sindicato Andaluz de Trabajadores (SAT)
  135. Sindikat Mladi plus (Trade Union Youth Plus)
  136. Slovene Philanthropy
  137. SOLIDAR
  138. SOUTIEN BELGE OUTRE-FRONTIERES - SB OVERSEAS
  139. Stichting Kifaia
  140. Sumud - the Finnish Palestine Network
  141. Swedish Peace and Arbitration Society
  142. The Finnish League for Human Rights
  143. The Kvinna till Kvinna Foundation
  144. The National Council of Women of Finland
  145. The Rights Forum
  146. Trans ry / Trans Association
  147. UGT
  148. Umanotera
  149. Un Ponte Per (NGO)
  150. Union des Progressistes Juifs de Belgique (UPJB)
  151. Union syndicale Solidaires (France)
  152. United Against Inhumanity (UAI)
  153. UnPontePer
  154. Vida Justa
  155. Viva Salud
  156. Vrede vzw (Belgium)
  157. Vredesactie
  158. VSS FF UL (Visokošolski sindikat Slovenije) - sindikalna celica Filozofske fakultete v Ljubljani
  159. Weltfriedensdienst e.V.
  160. World Organisation Against Torture (OMCT)
  161. ZASUK - sindikat za ustvarjalnost in kulturo
  162. Zavod Tri / Three Institute
  163. Zavod za podporo civilnodružbenih iniciativ in multikulturno sodelovanje Pekarna Magdalenske mreže Maribor


 

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